Dalla feconda collaborazione fra l’Orchestra Giovanile Veronese il Teatro dei Vaganti e il compositore veronese Giannantonio Mutto nasce l’opera “VERDE.BIANCO.ROSSO.” Composta per lo Stage VILLA BURI MUSICA 2010.
L’opera composta da Giannatonio Mutto su libretto di Valentino Perera, nasce dall’intento di invitare i ragazzi a riflettere sull’importanza delle proprie radici storiche e culturali, fondate anche sulla conoscenza dei simboli legati alla coscienza nazionale, in vista delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
L’iniziativa ha ottenuto l’Alto Patronato del Capo dello Stato.
L’ispirazione iniziale dell’opera musicale immagina che ai diversi colori della bandiera italiana si associno diverse coloriture musicali, a richiamare la ricchezza dei nostri territori, delle nostre lingue, delle nostre popolazioni, con l’auspicio che il cammino unitario del nostro paese sia fertile terreno di pace e di prosperità. La musica prevede importanti interventi per l’orchestra e per strumenti solisti, ma anche la presenza di cori a più voci e di voci soliste.
Lo spettacolo finale è un’opera per orchestra coro e immagini. Alla musica, infatti, si accompagnano una proiezione. Le immagini sono il frutto di una originale rielaborazione grafica, che accoglie foto di archivio, fuse con le immagini astratte del pittore Manuel Malesani.
La composizione musicale è un’accurata ricerca di Giannantonio Muto nella quale si rincorrono canzoni e danze popolari di tutte le regioni d’Italia: una dichiarazione d’amore per i volti, la gente, i territori, le melodie che ci caratterizzano agli occhi del mondo intero. E’ come un viaggio nella Bella Italia, che inizia dal Nord secondo antiche consuetudini; parte dai valichi delle montagne per scendere danzando nella verde pianura padana fino al mare. Nelle regioni centrali attraversa i bianchi luoghi dello spirito per raggiungere i canti popolari del Sud, che richiamano aspra fatica di lavoro, amore e morte e rossa passione per l’assolata terra e le sue donne. Si sprigiona in un vulcanico, quasi futuristico inno al progresso, ai motori e al movimento, animato dalla forza purpurea del fuoco e dalla passione di uomini, popoli e colori.
L’opera assume nel complesso un più ampio significato, sottolineando con le sue canzoni, dal titolo “Barricate” e “Libertà”, e con il corale “Costituzione”, l’importanza dell’impegno giovanile per un esteso ideale di democrazia, di vita priva di catene nel rispetto dei valori costituzionali.
VERDE.BIANCO.ROSSO. è un canto d’amore alla Patria, una Patria che per ciascuno è fatta di qualcosa di diverso: terra, lavoro, arte, cultura, libertà dalle offese della vita, amore, desiderio senza fine, promessa di futuro.